Tracce di queste varietà sono state ritrovate in un antico prezziario di fiera di campagna del 1892, recuperato dallo stesso Trivellato, che si è prodigato a ricostruire le diverse varietà, dopo che già nel 2000 era riuscito a ricostituire la Gallina di Polverara nelle classiche varietà bianca e nera.
Un altro motivo di vanto e di orgoglio personale, un obbiettivo che dopo anni di incroci e selezioni si può dire raggiunto.
Un altro motivo di vanto e di orgoglio personale, un obbiettivo che dopo anni di incroci e selezioni si può dire raggiunto.
Un altro importante passo, quindi, nel presidiare e recuperare quelle tipicità del nostro territorio che solo grazie a persone come Fernando possono essere salvaguardate e mostrate alle generazioni future.
Una concreta esperienza che oltre a concederci la possibilità di rivedere degli animali altrimenti perduti, costringe ad interrogarsi sulla bontà di un sistema che impone, anche al mondo agricolo, di basare le proprie scelte solo sull'economicità di un prodotto (vegetale o animale), con la conseguente omologazione delle produzioni e la perdita della biodiversità, la vera ricchezza dei nostri territori.
Bravo! Ce ne fossero di persone così, ormai stiamo perdendo tutto quello che avevamo conservato per secoli e secoli, bisogna tramandare ai giovani e fargli capire l'importanza della ricchezza della conoscenza!
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