E si... triste notizia al ritorno dalle vacanze natalizie, una famiglia di api è, purtroppo deceduta.
Ho pensato un pò prima di scrivere questo post, ma alla fine mi sembra giusto comunicare anche le disavventure che in apicoltura (come in tutte le attività agricole) possono capitare.
Andando a controllare le mie casette grazie alle recenti belle giornate, avevo notato la mancanza di movimento nella seconda arnia (una delle due casette che erano in maggiore difficoltà e che più mi preoccupavano).
Purtroppo la visita interna della casetta ha confermato la moria di tutta la famiglia.
Sostanzialmente, da come si può vedere nella foto all'inizio del post, le api sono morte di fame.
Pur avendo a disposizione del candito e del miele nei favi laterali, con le temperature gelate delle ultime settimane, la piccola famiglia dell'arnia due non è riuscita a scaldare a sufficienza l'alveare.
Così le api non sono riuscite (per il freddo) ad allontanarsi dal glomere (la palla che fanno in inverno per riscaldarsi) ed a raggiungere i telaini più esterni, ancora pieni di miele, morendo così di fame. Nella foto infatti, si possono distinguere api con la testa e l'intero corpo all'interno delle cellette morendo in quella poco dignitosa posizione.
Purtroppo a sentire altri colleghi apicoltori, quest'anno si sta notando un'altissima percentuale di famiglie che non riescono ad affrontare l'inverno, collassando inesorabilmente prima della primavera. Perdite di così tante famiglie di api non si registravano da parecchi anni e credo che la diffusione dell'apicoltura anche a livello hobbistico (con la giusta preparazione) sia sempre più necessaria, non solo per il piacere personale di poter aver il proprio miele, ma anche per salvaguardare questi operosi e essenziali animaletti.
Le altre 5 casette sono, al contrario, vive e vegete, speriamo che questa sia l'unica perdita per l'inverno, anche se mancano ancora alcuni mesi all'inizio della stagione apistica.
Al prossimo post!
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